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giovedì 11 luglio 2013

Ritorno in Tailandia, un esperienza nel paese piu creativo del Sud Est Asiatico

Febbraio 2013, e ora di partire bagagli pronti all'ultimo momento senza macchinosi preparativi ed io e mia sorella che mi accompagnerà in questa avventura ci avviamo all'aeroporto. Per lei e la prima volta in un paese culturalmente cosi diverso, e capisco la sua eccitazione, il volo una passeggiata 6 ore più 2 di attesa a Muscat ed alte 6 ore, ed eccoci in un umida e caldissima Bangkok l'aeroporto enorme ma ben organizzato facilita le formalita del visto e trasferimento verso il sud del paese con le sue note spiaggie ed isole, certo molto e cambiato da 12 anni fa, con molte eccezioni positive tradotte in maggiori confort, si sa che hai bruschi cambiamenti qualche comodità in piu aiuta.

 Ragazze in costume tipico Cinese - Phuket

L'arrivo a Phuket da hai visitatori piu attenti l'impressione che un'isola cosi grande, attorniata da molte altre isolette, abbia sempre un luogo una suggestione per chiunque, niente di piu vero. Fatevi guidare dalla curiosita e dalla cordialita locale evitando cortesemente le insistenze dei tassisti.Dall'aeroporto, situato a nord dell'isola, ci spostiamo a sud dividendo il taxi con una gentilissima coppia che da molti anni passa alcuni mesi su questa splendida isola.

Isolotti intorno Phuket


E' sempre un piacere ricevere impressioni ed idee da chiunque, specialmente da un luogo così esteso e vario come questo, ed infatti decidiamo di seguirli e prendere una sistemazione nella città vecchia di Phuket o Phuket Town, al centro-sud dell'isola in posizione strategica per esplorare con lo scooter le spiagge circostanti e nel contempo apprezzare negozi tipici di spezie o chincaglierie di ogni genere, non mancano i ristoranti raffinati, edifici storici in stile Cino Portoghese, templi e mercati.Il capodanno cinese è alle porte e specialmente dalla città vecchia se ne coglie l'atmosfera, per darvene un'idea vi posto qualche foto.
Capodanno Cinese a Phuket

I giorni che seguono li spendiamo tra le splendide spiagge di Karom beach, Kata beach, Rawai e seguendo il periplo della costa non manca un tocco di mondanità nella nota Patong, ora più pacata negli eccessi degli anni passati.Il passaggio a Phuket è la porta d'ingresso alle miriadi di spiagge ed isole del sud del paese, grazie ai frequenti voli che si possono trovare, l'aeroporto internazionale è il secondo per importanza della Tailandia, i collegamenti per tutte le località sia sul lato del mar delle Andamanne che sul golfo di Tailandia sono buoni.Dopo qualche giorno di esplorazione decidiamo di proseguire verso sud via mare passando dalla nota Phi Phi Don island, prendiamo un normalissimo traghetto ed in 2 ore arriviamo, abbondate con la crema solare come è noto in barca è facile ritrovarsi rossi come un'aragosta. L'isola un tempo paradiso in terra, ora è un andirivieni di imbarcazioni con flotte di turisti molti dei quali affascinati dal noto film "The Beach", meglio venirci con l'idea di fermarsi e dormire in barca per assaporare gli unici momenti, il tramonto e l'alba, dove la folla del day trip è assente. Molto bella e selvaggia l'affascinante Phi Phi Ley, proprio di fronte a Phi Phi Don. Riprendiamo il mare verso Ko Lanta, in 2 ore di traghetto arriviamo a Saladan. Si può sempre optare prendendo un'imbarcazione veloce, vi riporto la tempistica ed i prezzi.


Lanta Yai ha senz'altro una dimensione geografica ed umana più pacata, Saladan è il punto di arrivo, centro commerciale e passaggio più grande se così si può dire, in realtà è grande quanto di un paese di medie dimensioni, offre molti ristoranti, 2 uffici di cambio e mercati dislocati a giorni alterni in aree non sempre visibili, conservano integralmente tutta la loro genuinità, raramente si vedono turisti occidentali e sono il miglior modo per calarvi nell'atmosfera locale.

Mercati di Koh Lanta
Girare l'isola non richiede molto tempo se affittate uno scooter vi muoverete agilmente dal vostro resort e potrete scegliere ogni giorno una spiaggia diversa, sulla punta sud si trova un faro ed il parco nazionale.  Ogni sera ci sono party organizzati dai bar sulla spiaggia e durante il giorno escursioni alle isole, diving, yoga e c'è anche una palestra.
Non manca nulla ma noi mai sazi andiamo nella old town, messa in disparte ad est dell'isola è il vero cure pulsante degli abitanti di Lanta, offre pochi ma ottimi ristoranti e caffè, schop interessanti ed un'aria tranquilla, pacata. Noi ne siamo rimasti affascinati e di tanto in tanto andavamo a mangiare in un bel ristorante dove per andare sulla veranda si passava dall'ariosa cucina, e vi si poteva constatare l'ordine e la pulizia.
Ristorante old town
Se siete curiosi e fare qualcosa di insolito per il turista medio frequentatore di questi luoghi, potete come abbiamo fatto noi fare un'escursione a Lanta Noi, 1 minuto di traghetto con scooter al seguito e siete nella seconda isola per grandezza, passaggio obbligato per chi raggiunge questi luoghi via terra da Krabi o Satun. Il giorno prima ho preso accordi con un pescatore di Ban Loh Yai e da li abbiamo fatto a prezzo stracciato (contrattate sempre un Po'), un'escursione prima tra i canali e mangrovie e poi in sucessione, Koh Pho, Koh Bu Bu, piccolissima e bellissima isoletta con un piccolo resort dove si può pernottare, Koh Kam Yai, e l'incredibile e selvaggissima Koh Talabeng, babbiamo costeggiato le ripide coste calcaree  entrando con la barca in grotte, in una moltitudine di colori e concrezioni calcaree fantastiche, escursione poco conosciuta, ma ci ha lasciato il più bel ricordo.
Koh Talabeng 
Se come noi intendete passare più di una settimana, oltre alle solite escursioni previste come Kho Rok o Kho Muk, provate  ad avventurarvi evitando per esempio la visita in elefante alle cascate, quasi assenti nella stagione secca e poco interessanti anche nella stagione umida, a meno che non volete fare a meno di un giro nella giungla in groppa al pachiderma.
Koh Bu Bu
Link utili per il viaggio

Trasferimenti dall'aeroporto di Phuket

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