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lunedì 24 novembre 2014

Phuket : quando andare e perché !

Clima di Phuket
Grafico clima di Phuket

Il clima dell’ isola di Phuket ,la Perla delle Andamane ,è tropicale. Da novembre a fine aprile è sostanzialmente il periodo migliore per soggiornarvi. Si tratta dell’ alta stagione, divisa in un periodo di stagione fresca (novembre-gennaio) e stagione calda (febbraio-aprile), caratterizzato quasi  esclusivamente da tempo soleggiato e nella seconda parte della stagione da temperature elevate (30-35°).
Questo è quindi il periodo migliore per prendersi una vacanza in questo angolo di paradiso. Mentre in Europa si indossa il cappotto e si preparano le gomme da neve per l auto, qui a Phuket la temperatura dell’ acqua nelle sue splendide spiagge è tra i 28-30°.
Ma il perché  venire a Phuket non si spiega solo con il clima perfetto e la temperatura mite ,ma anche con tutta una serie di peculiarità che ne fanno la meta turistica forse più battuta di tutto il sud-est asiatico:
-buon cibo a prezzi irrisori
-shopping ovunque in mercati diurni e notturni
-cordialità della popolazione locale
-sicurezza sia di giorno che di notte
-divertimento
-bellezze paesaggistiche
Senso di libertà (guardare il post “tour di Phuket in scooter” per4 capire)

Da novembre a maggio e il periodo migliore per andare a Phuket ,quindi….se non ora quando?

martedì 18 novembre 2014

Tour di Phuket in scooter (parte 2)

Zingari di mare - Phuket
Zingare di mare - Phuket

Si riparte di nuovo , si avvicina l’ora di pranzo ed il mercato del pesce degli zingari di mare nella spiaggia di Rawai a solo 10 minuti da Chalong , è sicuramente  il posto giusto ; questa antica comunità , anch’essa ormai modernizzata , si è adattata al turismo di massa dell’isola , pesca in nottata splendidi crostacei , cernie , polipi , per venderli al mattino successivo sui loro banchi in legno a prezzi favorevolissimi .  I ristoranti limitrofi a tariffe concordate ( 2.5 euro al kilo ) cuociono il pesce sulla riva del mare …


Prompthep Cape - Phuket
Prompthep Cape - Phuket


Finito di pranzare , ripartiamo in direzione sud dell’ isola , Prompthep Cape questo è l’estremo sud dell’isola , il promontorio , il posto degli innamorati , offre una fantastica vista sull’oceano con indimenticabili tramonti . Il nostro tour continua , ci sono stupende spiagge da visitare , come Yanui , posta tra Naiharn e il promontorio , o Ao Sane ..  In entrambe le soluzioni , spiagge piccole , incontaminate , pace e tranquillità …

Proseguiamo risalendo la costa est di Phuket fino ad arrivare a Kata beach , spiaggia lunghissima , battuta dai turisti ma accogliente con onde docili che invitano al bagno … Il tramonto lo gustiamo a Patong beach , insieme ad un pancake ,  gustoso dolce locale composto da una crepes ripiena di frutta …  

lunedì 17 novembre 2014

Tour di Phuket in scooter ( parte 1)

Big Bhudda - Phuket
Big Bhudda - Phuket
L’appuntamento per la partenza è alle 9 del mattino nella hall dell’hotel , dopo un breve briefing sulla guida a sinistra , con il casco bene allacciato e la patente in tasca ( quella italiana è accettata ), partiremo alla volta del TIGER KINGDOM , il Regno delle tigri ; in questo giardino organizzato e pulito , ci sono tigri di varie dimensioni tenute in cattività , le si può fotografare ed osservare da vicino gratuitamente ,  oppure entrare con un guardiano nelle gabbie per accarezzarle pagando in base alla dimensione del felino . Poche cose nella vita posso essere paragonate all’emozione di toccare un gattone di 250 kg …. Una delle più belle attrazioni di Phuket .


Big Bhudda  Phuket
Big Bhudda - Phuket
 Ci rimettiamo in moto per la nostra seconda tappa , il Big Buddha di Chalong , una imponente statua dedicata al culto buddista posta in cima ad una collina ; la strada da percorrere è un po’ ripida ma molto panoramica , campi di elefanti , scimmiette e una pace invidiabile rendono la visita imperdibile. Arrivati al monumento si resta sbalorditi per la sua grandezza , cosa di cui non ci si rende conto da lontano ; fotografare la statua dal basso fa ancora più effetto …. All’entrata si possono comprare souvenir religiosi , o chi lo desidera , avere una benedizione dai monaci presenti con una semplice offerta volontaria ; i lavori di costruzione del templio sono in continua evoluzione , il complesso è molto grande e dalla sommità del colle si gode di un view point mozzafiato , si vede tutta la parte sud dell’ isola dalla baia di Chalong , il promontorio finale dell’isola e le baie di Kata beach e Karon beach

lunedì 10 novembre 2014

In giro per le Spiagge di Phuket


Da ovunque la guardi , da est a ovest e da nord a sud , Phuket è uno spettacolo della natura , il mare delle Andamane a ovest ( uno dei più belli al modo per le immersioni ), la baia di Phang Nga ad est ( formazioni calcaree ricoperte da vegetazione tropicale) ed intorno una sabbia bianca su tutte le spiagge .
Da novembre ad aprile inizia l’alta stagione a Phuket , che significa  sole,  mare trasparente , e quindi , crema solare alla mano , andiamo a conoscere un po’ le spiagge.
Mai Khao – Non lontano dall’aeroporto , zona di molti resort di lusso , è molto lunga e poco frequentata , perfetta per chi cerca la pace e la tranquillità tra un onda e l’altra.
Nay Yang – Relativamente vicina all’aeroporto , è parte integrante di un parco nazionale circondata da pini marittimi e mangrovie.

Surin – Spiaggia bellissima , molto frequentata dagli italiani , larga , molto comoda per sdraiarsi in riva al mare , ideale per chi vuole ammirare il tramonto con un buon aperitivo o per chi desidera cenare a pochi passi dalla spiaggia . 

Surin beach - Phuket
Surin beach - Phuket


Kamala – molto simile a Nay Yang , ottima per cerca relax sotto un bel palmeto in un contesto molto naturalistico ed incantevole.
Patong  - E’ la spiaggia più grande di Phuket , offre tantissime attrazioni , Parasailing ,jet-ski , shopping , ristoranti .. La spiaggia contiene altre tre piccole baie , Kalim , Tritrang , Paradise  , che accolgono per i mesi invernali grandi navi da crociera ; sicuramente la più attrezzata per il divertimento notturno con bar , pianobar e discoteche .


Patong beach - Phuket
Patong beach - Phuket

Karon – Spiaggia lunga con sabbia fine che condivide con Kata beach un tempio posto sulla sommità di una collina posta alle loro spalle con un grande Buddha seduto.
Kata – Una delle spiagge più caratteristiche di Phuket , con il suo isolotto meta di snorkeling quotidiani da parte dei turisti e  per questo una delle più frequentate  dai bagnanti , anche perché il paese alle spalle è molto meno caotico di Patong

Kata beach - Phuket
Kata beach - Phuket
Nai Harn – Spiaggia all’estremo sud di Phuket  , circondata da un fantastico palmeto , offre una vegetazione lussureggiante tutta colorata di verde e delle sue infinite tonalità ; non è una spiaggia per il turismo di massa.
Rawai – Spiaggia poco adatta alla balneazione in quanto soffre di una bassa marea  veramente profonda , ma che recupera ampiamente per tutti coloro che desiderano mangiare il pesce appena pescato , infatti è la sede naturale dei Zingari di Mare che rientrano in tarda mattinata dalle loro battute di pesca e vendono il pescato ai turisti a prezzi ottimi ; peculiarità della spiaggia , i ristoranti cuociono il pesce che i turisti comprano nei banchi a 2.5 euro al kilo … Della serie pescato e mangiato !!!!!!     










mercoledì 5 novembre 2014

La Perla del Sud

Similan Island - Phuket
Similan Island
Spiagge paradisiache , struttura alberghiere a prezzi ragionevoli , senso di libertà , divertimento , gustoso cibo , sicurezza diurna e notturna, massaggi e SPA per rilassarti , shopping , snorkeling , diving , golf e foreste tropicali .
Phuket , insieme alle 32 isole minori , non è solo un paradiso a livello naturalistico , ma un’isola dove godere appieno delle sue tante attività ,  per chi cerca il divertimento e chi la pace assoluta , per chi ama la cucina orientale ma senza dimenticare il sapore mediterraneo , per chi vuole le comodità e per chi piace essere un backpackers , per chi conosce l’inglese e chi si esprime a gesti …. Insomma un’isola per tutti i gusti e per tutte le tasche .
Poche località al mondo ti permettono di girovagare per vie e spiagge con uno scooter a noleggio a 5 euro al giorno , in totale sicurezza , con una mappa in tasca e 10 parole d’inglese .
Questa è la “Perla del Sud”  ,  dove anche le spiagge più nascoste si raggiungono con brevissimi tragitti di barca , come la baya di Phang Nga , il parco marino di Similan Island , o di minivan , la foresta tropicale di Kao Sok , con la possibilità di alloggiare sia in hotel 5* sia in comode ed economiche guest house .
Se non ti senti sicuro a guidare uno scooter , si possono noleggiare delle jeep Suzuki a 20 euro al giorno e troverai cordialità  e collaborazione da tutte le persone che incontrerai , anche solo per il fatto che provieni da 10000 km di distanza.
Ricordate la famosa pubblicità in cui una persona piangeva nella vasca di casa ricordandosi della vacanza appena finita ? Ecco , la stessa può succedere anche a voi una volta ripartiti da Phuket  , la “Perla del Sud “ che vi aspetta a braccia aperte

martedì 22 ottobre 2013

Escursione Giornaliera Ban Raya

Avendo fin'ora visitato l'isola di Racha Yai (23 km a sud di Phuket) soltanto immergendomi nelle acque circostanti da barche per subacquei, ho deciso di unirmi a questa escursione per poter assaporare anche la parte "terrestre" dell'isola. La gita "Ban Raya" è organizzata dall'omonimo resort
arrivo all'isola
elegantemente mimetizzato nella rigogliosa vegetazione dell'isola. Mi sono recato di persona al porto di Chalong alle 8.45 come da appuntamento, anche se c'era la possibilità di avere un trasferimento tramite pulmino incluso nel prezzo dell'escursione. Puntualmente alle ore 9.00 siamo partiti con il piccolo motoscafo munito di due fuoribordo da 125hp ciascuno e giubbotti salvagente all'occorrenza. La traversata è stata piuttosto comoda grazie al mare calmo e al fatto che essendo ora bassa stagione a bordo oltre a me c'erano soltanto i due membri dell'equipaggio, la guida di nome "Noi", un paio di dipendenti del resort ed una coppia di simpatici coniugi australiani, che come me andavano a visitare Racha YaiCome predetto dall'allegro e professionale Noi che parla piuttosto bene inglese, dopo 30 minuti circa dalla partenza abbiamo raggiunto finalmente l'isola.
piscina resort e baia
Lo scenario che si presenta al primo colpo d'occhio è entusiasmante, l'isola è completamente ricoperta dalla verdissima vegetazione, un verde che contrasta con il bianco delle piccole spiagge e le sfumature turchesi dell'acqua cristallina.
Come prima sosta la barca si è attraccata ad una boa nella piccola baia di Kon Keh (spero che si scriva così) a est, dando a me e ai miei nuovi amici la possibilità di fare un po' di snorkeling. Noi ha prontamente fornito le maschere ed i boccagli, e siccome Elise non si sentiva molto sicura nel nuoto è stata subito dotata di giubbotto salvagente. Appena entrato in acqua sono stato attorniato da una simpatica nuvola di piccoli colorati pesci "sergente maggiore", attratti dalle briciole di pane lanciategli dai marinai. L'acqua limpidissima permette un'ottima visione del
fondale ricco di coralli e pesci di barriera, che si trova 4-5 metri sotto la superficie.
Dopo circa mezz'ora in acqua ci siamo spostati in un'altra baia, "Lah Bay" per un'altra sosta di snorkeling.
trattore trasferimento
Successivamente il motoscafo ci ha scaricato su una passerella galleggiante di plastica che ci ha permesso scendere sull'isola. Ad aspettarci abbiamo trovato un simpatico trattore con rimorchio per passeggeri che ci ha portato per un tragitto di circa 5 minuti lungo una strada sterrata immersa nel verde, permettendoci di osservare la giungla intorno a noi ed i tranquilli e possenti bufali lasciati liberi al pascolo.
Dopo questo piccolo viaggio siamo giunti al ristorante del Ban Raya Resort, dove ad attenderci c'era un sorridente cameriere pronto ad offrirci una fresca limonata di benvenuto ed un portachiavi in omaggio. Subito dopo, a mezzogiorno circa, ci siamo accomodati a tavola e dopo breve tempo il cibo ha cominciato ad arrivare: un'abbondante varietà di gustosi piatti thai a base di pesce, pollo, verdure, riso, zuppe ed altro. E' stato proprio il caso di pronunciare la frase "pancia mia fatti capanna", e comunque nonostante la mia risaputa golosità non sono riuscito a finire tutto.
Dopo un pranzo abbondante non c'è niente di meglio che oziare, quindi ci è stato dato tempo fino alle 
gli ottimi piatti serviti
13.30 per crogiolarci nella splendida piscina a terrazza vista mare oppure sulla minuta e riservata spiaggia.
Dopo un po' di tempo trascorso in piscina, ho deciso di fare una passeggiata nei dintorni, potendo godere della magica e rilassante atmosfera di questo luogo. La piscina, i bungalows e il resto del resort sono perfettamente immersi nella natura, uniti da piccoli sentieri lastricati all'interno di un vasto giardino tropicale, a mio avviso curato e mantenuto in maniera impeccabile.
Come previsto poco dopo le 13.30 ci siamo riuniti, pronti a saltare nuovamente su trattore per la prossima destinazione sull'isola. Questa volta il tragitto è stato leggermente più lungo, attraverso giungla e piccole risaie. Ad un certo punto il trattore si è fermato senza apparente motivo, e la guida con voce eccitata ha richiamato la nostra attenzione: un varano lungo circa un metro stava lentamente attraversando la strada per tornare a nascondersi nella vegetazione!
il varano avvistato
Dopo 10 minuti circa eccoci arrivati a Pa Tok Beach, la spiaggia principale dell'isola. Qui si trovano un altro resort, alcuni ristoranti tipici e una schiera di lettini e ombrelloni che si possono affittare a 100 baht l'uno. La cosa che mi ha particolarmente colpito di questa spiaggia è il fatto di quanto bianca fosse la sabbia!
Dopo poco più di un'altra ora di relax, alle 14.45 abbiamo ripreso il trattore per tornare alla passerella galleggiante dove il nostro motoscafo ci stava aspettando per rientrare a Phuket. Come all'andata dopo 30 minuti di navigazione alle 15.30 siamo arrivati al porto di Chalong, dove un pulmino ha caricato i miei compagni di escursione per riportarli al loro hotel e io sono saltato in sella al mio motorino alla volta di casa.
il resort
Nel complesso posso dire di aver trascorso un'ottima giornata, nonostante il cielo sia stato coperto per la maggior parte del tempo fortunatamente non ha piovuto e tutto è proseguito liscio. Consiglio vivamente questa gita, soprattutto a coloro che vogliono trascorrere del tempo rilassandosi lontano dal mondo e a contatto con la natura.
Potrei definire Racha Yai come un "isola anti-stress", magari la prossima volta mi fermo per un paio di giorni in più!

Diario di viaggio Thailandia


Kapong escursione fuori Phuket tra gioco ed avventura

Dopo che diversi amici mi hanno raccomandato quest'escursione dicendo di essersi divertiti molto ho deciso di provarla anch'io.

Il pulmino e' venuto a prendermi perfettamente in orario alle 7:30. Dopo esssere stato accolto dal sorridente autista di cui non ricordo il nome e dall'amichevole guida Som ci siamo fermati in un albergo a prendere gli altri partecipanti all'escursione: una grossa famiglia di 15 iraniani davvero molto simpatici e divertenti. Per fare in modo che tutti quanti fossero comodi il gruppo e' stato diviso tra due pulmini, poco dopo abbiamo caricato anche il mio amico Adriano un po' assonnato e finalmente è cominciato il viaggo verso nord.
Resort

Nel lato nord di Phuket, ma soprattutto dopo aver attraversato il Ponte Sarasin che collega l'isola alla terraferma, i panorami fuori dal finestrino cambiano drasticamente mostrando sempre meno palazzi e cemento ma sempre piu' piantagioni, giungla e piccole case locali. Si puo' dare uno sguardo alla vera Thailandia lontano dal cuore del turismo, per questo motivo il viaggio poco piu' lungo di un'ora non e' stato per niente noioso. 

Arrivati in zona Khao Lak ci siamo fermati per la prima attivita' della giornata, il Trekking in Elefante. Avevo gia fatto trekking in elefante un paio di volte in passato per cui questa volta temevo di annoiarmi, invece con sorpresa mi sono divertito piu' delle volte precedenti. Anziche' restare all'interno di un campo safari gli elefanti ci hanno portato su per una collina ricoperta dalla giungla e alcune parti del sentiero sono molto ripide ed emozionanti, ho potuto rendermi davvero conto di quanto siano possenti questi splendidi e curiosi animali. Proseguendo lentamente sul dorso dell'elefante abbiamo anche avuto l'opportunita' di osservare alcuni operai al lavoro nella piantagione di gomma circostante, interessante vedere come viene raccolta e lavorata la gomma naturale. 

Bungalows al Kapong Resort
Dopo un persorso di circa 30 minuti sul simpatico pachiderma siamo scesi e abbiamo fatto una breve sosta per riposarci bevendo qualcosa di fresco offertoci dalle guide, io ho bevuto del fresco e salutare latte di cocco direttamente dalla noce, poco dopo siamo risaliti sul pulmino pronti a proseguire verso la prossima meta. Dopo qualche minuto di strada siamo arrivati al Kapong Resort, dove viene servito il pranzo. Il luogo e' splendido, immerso nella natura, circondato da verdi risaie e da un vasto stagno ricoperto da colorate ninfee. Il pranzo Thai servito e' ottimo ed abbondante con l'opportunita' di gustare svariati piatti locali.

Dopo pranzo e qualche minuto di relax ci siamo finalmente spostati in pulmino verso il fiume che si e' rivelato essere il “piatto forte” della giornata. Dopo essere scesi dal pulmino abbiamo attraversato il fiume tramite uno stretto ponte di corda che ci ha portarto verso una capanna dove vengono dati a disposizione degli armadietti per custodire in sicurezza tutti gli oggetti personali che non vanno portati in acqua, quindi abbiamo tenuto soltanto il costume e, nel mio caso, una maglia di lycra per evitare di scottarmi col sole amplificato dal riverbero del fiume. Quando finalmente erano tutti pronti siamo saliti sul cassone di un pick up 4x4 e ci siamo goduti il divertente tragitto lungo una strada sterrata circondata dalla vegetazione.
il divertente ponte di corde

Al termine di questo breve tratto siamo scesi e abbiamo attraversato un altro ciondolante ma sicuro ponte di corda, camminato per alcuni minuti lungo un ombroso sentiero nella giungla lungo il fiume e abbiamo finalmente raggiunto una serie di piccole cascate tutte connesse tra loro e che terminano in una sorta di piccole piscine naturali. Un luogo davvero splendido avvolto da un'atmosfera tranquilla e magica, per un attimo ho immaginato che dei folletti o altre creature fiabesche potessero venir fuori improvvisamente da dietro gli alberi! 

Cascate
La sempre sorridente e simpatica guida Som ci ha concesso un po' di tempo per un bagno, essendo una calda giornata di novembre al primo impatto l'acqua e' sembrata fredda ma in breve tempo il corpo si e' abituato e l'esperienza e' divenuta piacevole. In seguito siamo stati chiamati a raccolta in un piccolo chiosco appoggiato su un'ampia roccia per avere una dimostrazione di come viene preparato il tipico te' con il bamboo. 

Vivo in Thailandia da due anni ma non avevo mai avuto occasione di assistere a questo curioso e geniale metodo per bollire l'acqua nella giungla: una lunga (circa 50cm) e spessa (circa 15 cm) canna di bamboo viene appoggiata sulla brace incandescente abbastanza a lungo da far si' che anche la canna cominci lentamente a bruciare (senza fiamma) all'esterno come se fosse un enorme sigaro restando pero' intatta all'interno, una volta raggiunta la temperatura ideale il bamboo cavo viene rimosso dalla brace e riempito d'acqua che in pochi minuti va in ebollizione. A questo punto basta aggiungere la bustina del te', un po' di zucchero ed il gioco e' fatto! La Thailandia non smette mai di stupirmi... 

Pausa lungo il fiume
Finalmente giunta l'ora del “tubing”. Dopo esserci tutti quanti radunati nella piscina alla base delle cascate e aver fatto un breve briefing dando qualche consiglio per la discesa, I ragazzi dello staff hanno preparato le ciambelle e aiutato le persone a sedervisi all'interno. Una volta pronti, uno ad uno abbiamo iniziato a scendere dalle prime rapide a bordo delle nostre camere d'aria. Lo staff era pronto ad assistere per l'intera discesa piazzandosi lungo il fiume ed evitando che qualcuno rimanesse incastrato tra le rocce, in modo da garantire il massimo divertimento. C'erano tratti molto divertenti dove si prendeva piu' velocita' nelle rapide ed altri invece piu' lenti e rilassanti, divertentissimo cercare di andare a sbattere contro le ciambelle degli altri partecipanti come se fossimo sugli autoscontri al luna park, oppure lanciandoci l'acqua addosso. La discesa e' durata circa 30 minuti, o almeno credo, perche' quando ci si diverte e' facile perdere la cognizione del tempo. 

Chiamate un carro attrezzi!!!
Avevo quasi raggiunto la fine quando improvvisamente la mia ciambella e' andata a sbattere contro una foglia di palma secca e spinosa incastrata tra le rocce, cosi' nell'arco di pochi secondi...pssssssss....stavo affondando con la ciambella completamente sgonfia! Niente paura, l'acqua non e' per nulla profonda per cui mi sono semplicemente alzato in piedi ridendo a crepapelle, cosi' come il mio amico Adriano che mi ha subito sorpassato, ovviamente prendendomi in giro per il simpatico incidente. Prontamente una delle guide si e' avvicinata e mi ha passato la sua ciambella in modo che potessi terminare la discesa nonostante il simpatico inconveniente.

Il punto di arrivo si trova praticamente accanto al capanno con gli armadietti dove avevamo depositato I nostri oggetti, cosi' abbiamo avuto la possibilita' di fare subito una doccia e cambiarci con dei vestiti asciutti.

Dopo aver bevuto delle bibite fresche offerte dallo staff siamo tornati sul pulmino pronti per rientrare a Phuket. A quel punto ero molto stanco ma soddisfatto dell'intensa giornata cosi' come al solito mi sono addormentato, non posso farci niente, le macchine mi cullano.

Oltre al divertimento nel fare le varie attivita', cio' che mi ha reso felice e' stato il vedere che ci sono ancora dei luoghi vicino a Phuket che restano tutt'ora quasi sconosciuti al turismo, cosi' le persone hanno ancora l'opportunita' di vivere l'autentica Thailandia.

Un ringraziamento alle amichevoli e professionali guide che ci hanno intrattenuto, fornito moltissime informazioni riguardo alla natura e costumi locali e allo stesso termpo permesso di divertirci sempre in sicurezza. 
divertito e pronto ad un nuovo giro
Consiglio questa escursione a tutti coloro che vogliono sperimentare la vera Thailandia e la sua splendida natura in modo avventuroso (nulla di estremo comunque), ed in particolar modo a gruppi di amici che viaggiano assieme. L'escursione e' anche perfettamente adatta a famiglie con bambini anche se non lo consiglierei per I bambini molto piccoli soprattutto durante il periodo delle piogge in cui il livello e la forza del fiume sono chiaramente piu' elevati.  Non ho aggiunto i dettagli dei costi perchè possono variare in base al cambio, aumenti ecc, ma è davvero irrisorio. Ciao.


Francesco


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