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martedì 22 ottobre 2013

Escursione Giornaliera Ban Raya

Avendo fin'ora visitato l'isola di Racha Yai (23 km a sud di Phuket) soltanto immergendomi nelle acque circostanti da barche per subacquei, ho deciso di unirmi a questa escursione per poter assaporare anche la parte "terrestre" dell'isola. La gita "Ban Raya" è organizzata dall'omonimo resort
arrivo all'isola
elegantemente mimetizzato nella rigogliosa vegetazione dell'isola. Mi sono recato di persona al porto di Chalong alle 8.45 come da appuntamento, anche se c'era la possibilità di avere un trasferimento tramite pulmino incluso nel prezzo dell'escursione. Puntualmente alle ore 9.00 siamo partiti con il piccolo motoscafo munito di due fuoribordo da 125hp ciascuno e giubbotti salvagente all'occorrenza. La traversata è stata piuttosto comoda grazie al mare calmo e al fatto che essendo ora bassa stagione a bordo oltre a me c'erano soltanto i due membri dell'equipaggio, la guida di nome "Noi", un paio di dipendenti del resort ed una coppia di simpatici coniugi australiani, che come me andavano a visitare Racha YaiCome predetto dall'allegro e professionale Noi che parla piuttosto bene inglese, dopo 30 minuti circa dalla partenza abbiamo raggiunto finalmente l'isola.
piscina resort e baia
Lo scenario che si presenta al primo colpo d'occhio è entusiasmante, l'isola è completamente ricoperta dalla verdissima vegetazione, un verde che contrasta con il bianco delle piccole spiagge e le sfumature turchesi dell'acqua cristallina.
Come prima sosta la barca si è attraccata ad una boa nella piccola baia di Kon Keh (spero che si scriva così) a est, dando a me e ai miei nuovi amici la possibilità di fare un po' di snorkeling. Noi ha prontamente fornito le maschere ed i boccagli, e siccome Elise non si sentiva molto sicura nel nuoto è stata subito dotata di giubbotto salvagente. Appena entrato in acqua sono stato attorniato da una simpatica nuvola di piccoli colorati pesci "sergente maggiore", attratti dalle briciole di pane lanciategli dai marinai. L'acqua limpidissima permette un'ottima visione del
fondale ricco di coralli e pesci di barriera, che si trova 4-5 metri sotto la superficie.
Dopo circa mezz'ora in acqua ci siamo spostati in un'altra baia, "Lah Bay" per un'altra sosta di snorkeling.
trattore trasferimento
Successivamente il motoscafo ci ha scaricato su una passerella galleggiante di plastica che ci ha permesso scendere sull'isola. Ad aspettarci abbiamo trovato un simpatico trattore con rimorchio per passeggeri che ci ha portato per un tragitto di circa 5 minuti lungo una strada sterrata immersa nel verde, permettendoci di osservare la giungla intorno a noi ed i tranquilli e possenti bufali lasciati liberi al pascolo.
Dopo questo piccolo viaggio siamo giunti al ristorante del Ban Raya Resort, dove ad attenderci c'era un sorridente cameriere pronto ad offrirci una fresca limonata di benvenuto ed un portachiavi in omaggio. Subito dopo, a mezzogiorno circa, ci siamo accomodati a tavola e dopo breve tempo il cibo ha cominciato ad arrivare: un'abbondante varietà di gustosi piatti thai a base di pesce, pollo, verdure, riso, zuppe ed altro. E' stato proprio il caso di pronunciare la frase "pancia mia fatti capanna", e comunque nonostante la mia risaputa golosità non sono riuscito a finire tutto.
Dopo un pranzo abbondante non c'è niente di meglio che oziare, quindi ci è stato dato tempo fino alle 
gli ottimi piatti serviti
13.30 per crogiolarci nella splendida piscina a terrazza vista mare oppure sulla minuta e riservata spiaggia.
Dopo un po' di tempo trascorso in piscina, ho deciso di fare una passeggiata nei dintorni, potendo godere della magica e rilassante atmosfera di questo luogo. La piscina, i bungalows e il resto del resort sono perfettamente immersi nella natura, uniti da piccoli sentieri lastricati all'interno di un vasto giardino tropicale, a mio avviso curato e mantenuto in maniera impeccabile.
Come previsto poco dopo le 13.30 ci siamo riuniti, pronti a saltare nuovamente su trattore per la prossima destinazione sull'isola. Questa volta il tragitto è stato leggermente più lungo, attraverso giungla e piccole risaie. Ad un certo punto il trattore si è fermato senza apparente motivo, e la guida con voce eccitata ha richiamato la nostra attenzione: un varano lungo circa un metro stava lentamente attraversando la strada per tornare a nascondersi nella vegetazione!
il varano avvistato
Dopo 10 minuti circa eccoci arrivati a Pa Tok Beach, la spiaggia principale dell'isola. Qui si trovano un altro resort, alcuni ristoranti tipici e una schiera di lettini e ombrelloni che si possono affittare a 100 baht l'uno. La cosa che mi ha particolarmente colpito di questa spiaggia è il fatto di quanto bianca fosse la sabbia!
Dopo poco più di un'altra ora di relax, alle 14.45 abbiamo ripreso il trattore per tornare alla passerella galleggiante dove il nostro motoscafo ci stava aspettando per rientrare a Phuket. Come all'andata dopo 30 minuti di navigazione alle 15.30 siamo arrivati al porto di Chalong, dove un pulmino ha caricato i miei compagni di escursione per riportarli al loro hotel e io sono saltato in sella al mio motorino alla volta di casa.
il resort
Nel complesso posso dire di aver trascorso un'ottima giornata, nonostante il cielo sia stato coperto per la maggior parte del tempo fortunatamente non ha piovuto e tutto è proseguito liscio. Consiglio vivamente questa gita, soprattutto a coloro che vogliono trascorrere del tempo rilassandosi lontano dal mondo e a contatto con la natura.
Potrei definire Racha Yai come un "isola anti-stress", magari la prossima volta mi fermo per un paio di giorni in più!

Diario di viaggio Thailandia


Kapong escursione fuori Phuket tra gioco ed avventura

Dopo che diversi amici mi hanno raccomandato quest'escursione dicendo di essersi divertiti molto ho deciso di provarla anch'io.

Il pulmino e' venuto a prendermi perfettamente in orario alle 7:30. Dopo esssere stato accolto dal sorridente autista di cui non ricordo il nome e dall'amichevole guida Som ci siamo fermati in un albergo a prendere gli altri partecipanti all'escursione: una grossa famiglia di 15 iraniani davvero molto simpatici e divertenti. Per fare in modo che tutti quanti fossero comodi il gruppo e' stato diviso tra due pulmini, poco dopo abbiamo caricato anche il mio amico Adriano un po' assonnato e finalmente è cominciato il viaggo verso nord.
Resort

Nel lato nord di Phuket, ma soprattutto dopo aver attraversato il Ponte Sarasin che collega l'isola alla terraferma, i panorami fuori dal finestrino cambiano drasticamente mostrando sempre meno palazzi e cemento ma sempre piu' piantagioni, giungla e piccole case locali. Si puo' dare uno sguardo alla vera Thailandia lontano dal cuore del turismo, per questo motivo il viaggio poco piu' lungo di un'ora non e' stato per niente noioso. 

Arrivati in zona Khao Lak ci siamo fermati per la prima attivita' della giornata, il Trekking in Elefante. Avevo gia fatto trekking in elefante un paio di volte in passato per cui questa volta temevo di annoiarmi, invece con sorpresa mi sono divertito piu' delle volte precedenti. Anziche' restare all'interno di un campo safari gli elefanti ci hanno portato su per una collina ricoperta dalla giungla e alcune parti del sentiero sono molto ripide ed emozionanti, ho potuto rendermi davvero conto di quanto siano possenti questi splendidi e curiosi animali. Proseguendo lentamente sul dorso dell'elefante abbiamo anche avuto l'opportunita' di osservare alcuni operai al lavoro nella piantagione di gomma circostante, interessante vedere come viene raccolta e lavorata la gomma naturale. 

Bungalows al Kapong Resort
Dopo un persorso di circa 30 minuti sul simpatico pachiderma siamo scesi e abbiamo fatto una breve sosta per riposarci bevendo qualcosa di fresco offertoci dalle guide, io ho bevuto del fresco e salutare latte di cocco direttamente dalla noce, poco dopo siamo risaliti sul pulmino pronti a proseguire verso la prossima meta. Dopo qualche minuto di strada siamo arrivati al Kapong Resort, dove viene servito il pranzo. Il luogo e' splendido, immerso nella natura, circondato da verdi risaie e da un vasto stagno ricoperto da colorate ninfee. Il pranzo Thai servito e' ottimo ed abbondante con l'opportunita' di gustare svariati piatti locali.

Dopo pranzo e qualche minuto di relax ci siamo finalmente spostati in pulmino verso il fiume che si e' rivelato essere il “piatto forte” della giornata. Dopo essere scesi dal pulmino abbiamo attraversato il fiume tramite uno stretto ponte di corda che ci ha portarto verso una capanna dove vengono dati a disposizione degli armadietti per custodire in sicurezza tutti gli oggetti personali che non vanno portati in acqua, quindi abbiamo tenuto soltanto il costume e, nel mio caso, una maglia di lycra per evitare di scottarmi col sole amplificato dal riverbero del fiume. Quando finalmente erano tutti pronti siamo saliti sul cassone di un pick up 4x4 e ci siamo goduti il divertente tragitto lungo una strada sterrata circondata dalla vegetazione.
il divertente ponte di corde

Al termine di questo breve tratto siamo scesi e abbiamo attraversato un altro ciondolante ma sicuro ponte di corda, camminato per alcuni minuti lungo un ombroso sentiero nella giungla lungo il fiume e abbiamo finalmente raggiunto una serie di piccole cascate tutte connesse tra loro e che terminano in una sorta di piccole piscine naturali. Un luogo davvero splendido avvolto da un'atmosfera tranquilla e magica, per un attimo ho immaginato che dei folletti o altre creature fiabesche potessero venir fuori improvvisamente da dietro gli alberi! 

Cascate
La sempre sorridente e simpatica guida Som ci ha concesso un po' di tempo per un bagno, essendo una calda giornata di novembre al primo impatto l'acqua e' sembrata fredda ma in breve tempo il corpo si e' abituato e l'esperienza e' divenuta piacevole. In seguito siamo stati chiamati a raccolta in un piccolo chiosco appoggiato su un'ampia roccia per avere una dimostrazione di come viene preparato il tipico te' con il bamboo. 

Vivo in Thailandia da due anni ma non avevo mai avuto occasione di assistere a questo curioso e geniale metodo per bollire l'acqua nella giungla: una lunga (circa 50cm) e spessa (circa 15 cm) canna di bamboo viene appoggiata sulla brace incandescente abbastanza a lungo da far si' che anche la canna cominci lentamente a bruciare (senza fiamma) all'esterno come se fosse un enorme sigaro restando pero' intatta all'interno, una volta raggiunta la temperatura ideale il bamboo cavo viene rimosso dalla brace e riempito d'acqua che in pochi minuti va in ebollizione. A questo punto basta aggiungere la bustina del te', un po' di zucchero ed il gioco e' fatto! La Thailandia non smette mai di stupirmi... 

Pausa lungo il fiume
Finalmente giunta l'ora del “tubing”. Dopo esserci tutti quanti radunati nella piscina alla base delle cascate e aver fatto un breve briefing dando qualche consiglio per la discesa, I ragazzi dello staff hanno preparato le ciambelle e aiutato le persone a sedervisi all'interno. Una volta pronti, uno ad uno abbiamo iniziato a scendere dalle prime rapide a bordo delle nostre camere d'aria. Lo staff era pronto ad assistere per l'intera discesa piazzandosi lungo il fiume ed evitando che qualcuno rimanesse incastrato tra le rocce, in modo da garantire il massimo divertimento. C'erano tratti molto divertenti dove si prendeva piu' velocita' nelle rapide ed altri invece piu' lenti e rilassanti, divertentissimo cercare di andare a sbattere contro le ciambelle degli altri partecipanti come se fossimo sugli autoscontri al luna park, oppure lanciandoci l'acqua addosso. La discesa e' durata circa 30 minuti, o almeno credo, perche' quando ci si diverte e' facile perdere la cognizione del tempo. 

Chiamate un carro attrezzi!!!
Avevo quasi raggiunto la fine quando improvvisamente la mia ciambella e' andata a sbattere contro una foglia di palma secca e spinosa incastrata tra le rocce, cosi' nell'arco di pochi secondi...pssssssss....stavo affondando con la ciambella completamente sgonfia! Niente paura, l'acqua non e' per nulla profonda per cui mi sono semplicemente alzato in piedi ridendo a crepapelle, cosi' come il mio amico Adriano che mi ha subito sorpassato, ovviamente prendendomi in giro per il simpatico incidente. Prontamente una delle guide si e' avvicinata e mi ha passato la sua ciambella in modo che potessi terminare la discesa nonostante il simpatico inconveniente.

Il punto di arrivo si trova praticamente accanto al capanno con gli armadietti dove avevamo depositato I nostri oggetti, cosi' abbiamo avuto la possibilita' di fare subito una doccia e cambiarci con dei vestiti asciutti.

Dopo aver bevuto delle bibite fresche offerte dallo staff siamo tornati sul pulmino pronti per rientrare a Phuket. A quel punto ero molto stanco ma soddisfatto dell'intensa giornata cosi' come al solito mi sono addormentato, non posso farci niente, le macchine mi cullano.

Oltre al divertimento nel fare le varie attivita', cio' che mi ha reso felice e' stato il vedere che ci sono ancora dei luoghi vicino a Phuket che restano tutt'ora quasi sconosciuti al turismo, cosi' le persone hanno ancora l'opportunita' di vivere l'autentica Thailandia.

Un ringraziamento alle amichevoli e professionali guide che ci hanno intrattenuto, fornito moltissime informazioni riguardo alla natura e costumi locali e allo stesso termpo permesso di divertirci sempre in sicurezza. 
divertito e pronto ad un nuovo giro
Consiglio questa escursione a tutti coloro che vogliono sperimentare la vera Thailandia e la sua splendida natura in modo avventuroso (nulla di estremo comunque), ed in particolar modo a gruppi di amici che viaggiano assieme. L'escursione e' anche perfettamente adatta a famiglie con bambini anche se non lo consiglierei per I bambini molto piccoli soprattutto durante il periodo delle piogge in cui il livello e la forza del fiume sono chiaramente piu' elevati.  Non ho aggiunto i dettagli dei costi perchè possono variare in base al cambio, aumenti ecc, ma è davvero irrisorio. Ciao.


Francesco


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Rafting a due passi da Phuket

Escursione  White Water Rafting”

Non pensavo di poter fare rafting cosi vicino Phuket e la curiosita di vedere nel contempo un pezzetto di Thailandia mi ha spinto a trovare e provare questa esperienza,  deciso a voler trascorrere una giornata in modo alternativo ho scovato chi l'organizza e ho partecipare a questa piacevole gita, che nella sua semplicità mi ha rinfrancato dal caldo opprimente. 
Pulmino utilizzato per l'escursione
Come da appuntamento, il pulmino è passato a prendermi puntualmente alle 8.00 in hotel
Dopo l'introduzione da parte della guida abbiamo proseguito da Phuket verso nord nella provincia di Phang Nga. Dopo solo un'ora e mezza di viaggio siamo  arrivati a destinazione, percorrendo un'affascinante strada immersa in una giungla molto fitta e di un verde indescrivibile. Un assaggio di Thailandia oltre le spiagge.

jungla
Giunti alla fine della strada asfaltata io e i miei compagni di viaggio siamo stati spostati su dei pick up, e ci hanno avvicinato ancora per qualche minuto sullo sterrato fino alla zona di una bella cascata. Una volta scesi dai veicoli e dopo aver camminato per un paio di minuti su un sentiero, eccoci arrivati: la cascata non è altissima, ma comunque molto carina andando a formare un piccolo lago in cui se le condizioni lo permettono è possibile fare il bagno.
Furgoncino di avvicinamento
Dopo circa 15 minuti trascorsi a fare foto e a socializzare con gli altri turisti siamo saliti nuovamente sui pick up per la prossima fermata poco più a valle dove siamo stati scaricati al centro rafting, che ospita anche il ristorante in cui più tardi abbiamo pranzato. Lo stabile si affaccia su di una pittoresca e affascinante diga-cascata. Qui abbiamo atteso per circa mezz'ora che lo staff preparasse i gommoni per il rafting, nel frattempo ci hanno lasciato a disposizione il bar per la colazione e gli armadietti per lasciare gli oggetti personali. Nell'attesa inoltre per coloro disposti a pagare un extra c'era la possibilità di "volare" appesi ad un cavo con l'adrenalinica "flying fox".
Preparativi
Dopo essere stati muniti di casco e giubbotto salvagente io e i miei due nuovi amici abruzzesi abbiamo finalmente preso una pagaia e siamo saliti sul gommone, accompagnati da due esperti rematori dello staff. Non so quanto tempo sia trascorso, ma sono stati 5 km di puro divertimento. La discesa in sé è carica d'azione e si è circondati da una natura mozzafiato, ma la cosa più divertente è stata la vera e propria guerra lanciando schizzi d'acqua contro la gente sugli altri gommoni usando i remi. Alla fine dei 5 km previsti siamo scesi dalle imbarcazioni e abbiamo trovato ad attenderci i soliti pick up, che ci hanno riportato al ristorante risparmiandoci una lunga camminata!
Le rapide di terzo grado
Quando siamo giunti al ristorante, alle 12.00 circa, l'abbondante pranzo a buffet incluso nel prezzo della gita era già pronto ad aspettarci. Vasta scelta di cibo Thai, buona qualità e bella musica di sottofondo che non guasta mai.
Alle 12.30 siamo stati richiamati dalla guida per spostarci verso la prossima destinazione, il campo di Island Safari, situato a circa 50 minuti di pulmino verso Phuket.
Lungo il fiume
Il campo è un vasto insieme di strutture ben mimetizzate nella giungla. Una volta arrivati, io e i miei compagni di escursione siamo stati divisi a seconda del tipo di pacchetto scelto. Come previsto sono stato accompagnato alle vasche della "fish spa" mentre altri sono saltati in groppa agli elefanti per una passeggiata nella giungla.
elefante nella jungla
La fish spa è un tipico trattamento Thai, diciamo che si può definire come una pedicure naturale, immergendo i piedi in una vasca brulicante di pesciolini che amano mangiare la pelle secca e morta.
La sensazione è molto particolare, se si sopravvive ai primi secondi di solletico e ci si abitua diventa anche piacevole!
terminati i miei 15 minuti a farmi solleticare dai i pesci, ho atteso il resto del gruppo andato in elefante, giocando con una coppia di gibboni tanto teneri quanto monelli.
Una volta riunito con i miei compagni, a pochi passi dalla fish spa ci siamo accomodati per assistere all'affascinante show con degli elefanti addestrati a fare cose incredibili (uno ha addirittura scritto la parola "welcome" tenendo il pennello nella proboscide), e successivamente al simpaticissimo spettacolo con il macaco, allenato a raccogliere le noci di cocco dagli alberi, certo da noi gli zoo o gli animali in cattività non fanno sempre una buona impressione, ma devo dire che l'attaccamento che ho visto tra uomini ed animali era percepibile.
Sosta
Quando lo show è terminato, alcune persone pagando una cifra aggiuntiva hanno deciso di fare un giro in quad (ATV) nella giungla, mentre io e gli altri li abbiamo aspettati per circa 30 minuti. L'attesa però non è stata noiosa, infatti abbiamo assistito ad un'interessante dimostrazione di raccolta e lavorazione della gomma. Ho saputo infatti che le foreste di questa zona e della Thailandia in genere sono molto ricche di alberi da gomma, rendendone questa nazione il maggior esportatore al mondo.
amici Thailandesi
Infine dopo tutto questo siamo ripartiti per tornare a Phuket, stanchi e soddisfatti, ognuno riportato al proprio hotel arrivando alle 17.00 circa.
Nel complesso posso dire di aver trascorso una giornata varia, divertente ed emozionante. L'organizzazione piuttosto buona ha permesso che tutto procedesse nel migliore dei modi e con i giusti tempi di attesa. Magari in futuro ripeterò questa escursione, scegliendo un pacchetto diverso e sicuramente estendendo il percorso del rafting

Diario di viaggio Thailandia

martedì 15 ottobre 2013

Da Phuket a Koh Samui, Koh Pangan, Koh Tao

Vi racconto il mio viaggio da Phuket sul mar delle Andamanne alle isole sul golfo del Siam o mar cinese Koh Samui, Koh Pangan, Koh Tao, con il servizio più veloce in un unico pacchetto cioè minibus+ catamarano, ma non per questo costoso, visto che se volete provare un fai da te scoprirete a vostre spese che impiegherete molto più tempo ed i soldi risparmiati se ne andranno nei trasferimenti taxi, tuk tuk,  per raggiungere i terminal, ed avrete facilmente bisogno di un Hotel perchè quasi sicuramente non troverete le coincidenze. Il minibus vi passerà a prendere comodamente nel vostro hotel e il catamarano della compagnia Lomprayha, nota in tutta la Thailandia è il più veloce delle 3 compagnie che effettuano questo percorso ad un costo addizionale di soli 50 bat, poco più di un'euro.
Catamarano

Mi accordo con l'agenzia telefonicamente, (siate chiari e fate tutte le domande del caso). Aspetto l'indomani quando il pulmino dovrà passare a prendermi alle 8:00 del mattino. Vi consiglio comunque di telefonare qualche giorno prima e se volete potete recarvi all'agenzia, ma non è indispensabile.
Alle 7:50 squilla il telefono della mia stanza d'albergo, probabilmente sono il primo da prelevare lungo il percorso. Pronto, scendo scambio di sorrisi con l'autista e mi accomodo sul sedile, ci dirigiamo verso Karun 2 km da Phuket e preleviamo 4 turisti tedeschi, poi ci dirigiamo verso Phuket town ed arriviamo alla sede dell'agenzia nel frattempo il pulmino va a recuperare altri 2 turisti Inglesi.
Abbiamo tempo 1 ora e possiamo andare a fare colazione o comprare qualche snack. Si svolge tutto con molta calma visto che il catamarano parte da Don Sak a pochi chilometri da Suratthani alle 16:00 sull'altra costa della Thailandia.
Il lungo pontile di Don Sak
Ci vengono consegnati i biglietti per la navigazione e gli adesivi da applicare sui bagagli o la camicia, dove è specificata la destinazione. Il personale dell'agenzia mi chiede se ho bisogno di un'hotel sull'isola di Koh Tao, mia ultima destinazione, ma rispondo cortesemente che sono già atteso. Sono le 10:00 siamo in 8 più l'autista e partiamo per l'attraversamento da costa a costa della penisola Thailandese. L'autista non va mai a velocità sostenuta, a differenza di quello che accade abitualmente, passiamo il ponte che collega l'isola do Phuket con il resto della Thailandia e man mano il paesaggio cambia e viene fuori la Thailandia più genuina,
Attraversando da costa a costa
villaggi con case basse, qualche centro un po' più grande e tanta jungla, col passare dei chilometri attraversiamo una zona collinare o meglio con dei magnifici ripidi cupulotti calcarei con pareti bellissime alti qualche centinaio di metri, completamente ricoperti di jungla davvero molto interessanti e tipici di tutto il sud-est Asia.
Alle 11:35 ci fermiamo per una sosta ristoratrice in un'area tranquilla, c'è il ristorante con annesso market ed ovviamente la toilette.
La sosta lungo il percorso per Suratthani
11:55 ripartiamo percorrendo dei lunghi rettilinei in un dolce sali e scendi, da colline poco pronunciate e nella quasi totale assenza di centri abitati, attraversiamo infiniti filari placidi di alberi di cauciù(alberi della gomma) e palme. La strada è davvero poco trafficata ed attraversiamo la verde provincia di Suratthani davvero molto rilassante,  sfioriamo la cittadina senza addentrarci e ci dirigiamo per alcuni chilometri ad est verso Don Sak, il nostro punto di imbarco. Alle 14:00 arriviamo in un grande piazzale con un lungo molo e solo un basso edificio su un lato, il pulmino si ferma di fronte, scendiamo e applichiamo gli adesivi sui bagagli ed uno sulla maglietta con specificata la destinazione, sul retro dell'edificio c'è un bar ristorante e toilette perfetto per rinfrescarsi e trascorrere un po' di tempo, ne approfitto per mangiare e bere qualcosa e rivedere le foto.
Il ristoro sul molo di Don Sak
E' una bella giornata soffia anche una piacevole brezza e col passare del tempo arrivano altri pulmini con altrettanti turisti, intorno alle 15:45 ci avviamo tutti come una lunga carovana lungo il molo, arrivati sul fondo ci sono 2 imbarcazioni, il catamarano ed un battello, veniamo smistati poi disordinatamente saliamo mostrando il biglietto.
Pontile di Don Sak
Una raccomandazione per i bagagli, e bene siano ben compattati ed non abbiano al loro interno oggetti fragili, anche se questa è una raccomandazione generale per chi viaggia vale ancor di più in questo caso dove i bagagli vengono ammassati in una catasta a prua dell'imbarcazione, attenzione anche per chi scenderà a Koh Samui, i bagagli diretti la verrano sistemati sul ponte di prua ed in caso di maltempo è bene sollecitare il personale di bordo per coprirli adeguatamente con un telo impermeabile. Una volta saliti arrivano sul molo, arrivano altri due grossi autobus con altri passeggeri che si apprestano a salire, alle 16:25 partiamo. Io mi sistemo sotto, i sedili sono imbottiti e comodi c'è l'aria condizionata(attenzione che per tutto il tragitto potrebbe dare fastidio, portatevi all'occorrenza qualcosa a manica lunga), c'è anche un monitor per distrarsi, dove tra una candid camera e l'altra c'è un po di pubblicità il tutto senza quasi sonoro. Alle 17:20 arriviamo a Koh Samui, davvero molto veloce,  molti passeggeri scendono ed alcuni salgono, 17:30 ripartiamo direzione Koh Phangan, il mare ora è un po' più mosso ma sul catamarano si avverte meno. il tempo cambia velocemente ed il sole compare e scompare dalle nuvole con incredibili giochi di luci, capita anche di avvistare dei delfini o i fly fish i pesci volanti, oggi non mi è capitato ma altre volte in questi mari ho avuto occasione di vederne. Alle 18:10 arriviamo a Koh Phangan ed altri passeggeri scendono con il solito caos dei bagagli ed alle 18:25 ripartiamo.
Prima di imbarcarsi
Ora il mare è decisamente più mosso ed anche con il catamarano si avverte. E' il tramonto e sul mare va ora coricarsi un sole  dai colori rosati, il tragitto da Koh Phangan a Koh Tao è decisamente più lungo, la più piccola delle isole è anche la più isolata. Sono le 19:30 quando raggiungiamo il piccolo porto di Koh Tao, a queste latitudini è già buio. Ho impiegato 11 ore con comode pause e preso 2 mezzi di trasporto con un'unico biglietto, niente male, non ho dovuto preoccuparmi di nulla. Bene sono arrivato per nulla affaticato e la mia amica mi viene a prendere con lo scooter. Ho letto molte recensioni a riguardo con tempi biblici per raggiungere da Phuket queste isole, con spese preventivate raddoppiate per avvicinamenti vari, ho letto spesso di viaggiatori arrivati a Suratthani e non trovare traghetti, o prendere il notturno che impiega tutta la notte per raggiungere la destinazione. Se non prendete un volo Phuket-Koh Samui e traghetto per Koh Tao, questa è la soluzione più comoda e veloce spendendo il giusto prezzo senza sorprese, il tutto esclusi pasti bevande circa 1000 thb. Buon viaggio.

Koh Tao


giovedì 12 settembre 2013

Visa Run, per chi desidera prolungare la vacanza

Può capitare che passati i circa 30 giorni del visto che automaticamente viene rilasciato all'arrivo in Thailandia si voglia prolungare la vacanza, come fare?
Facile, un Visa Run è quello che ci vuole. Si tratta di raggiungere il confine più vicino, generalmente Mianmar, Malesia, Lao, e dopo averlo oltrepassato si fa ritorno. D'accordo direte voi ma in pratica come si svolge? Cosa bisogna fare in concreto?
Ci sono agenzie specializzate che ad un prezzo ragionevole organizzano tutto, ora vi racconto la mia esperienza.
Questa volta mi occorre da Phuket, ma lo si può fare da Chiang Mai, Koh Lanta o da qualsiasi altro posto vi troviate in Thailandia.
Bene cominciamo, il mio visto scade il 10/7/2013 meglio prenotare con l'agenzia per il 9.
Visa run da Phuket
Sosta a Kuraburi per il caffe
Visa run in Birmania
area di sosta vicino Karaburi

Telefono e mi prenoto ma se volete potete recarvi direttamente in agenzia, spesso molte agenzie turistiche espongono un cartello con la dicitura Visa Run.
Per telefono mi accordo per il pacchetto più economico, ed il giorno dopo alle 6:15 il pulmino passa direttamente al mio Hotel per prelevarmi direzione Mianmar o Birmania come diremmo noi Italiani, sedili comodi reclinabili, aria condizionata. Recuperiamo altre persone lungo il percorso, siamo in 9 ci fermiamo ad una stazione di servizio al nord dell'isola con altri pulmini provenienti dalle varie località di Phuket per smistare i passeggeri rispetto al servizio scelto (come vi ho detto, io ho scelto il più economico vi dirò alla fine le differenze), sono fortunato non devo cambiare automezzo e dopo pochi minuti si riparte, sono le 7:40 quando attraversiamo il ponte che collega Phuket alla terraferma, il paesaggio inizia a cambiare casette, piantagioni di cauciù, campagna insomma.
9:30 Sosta a stazione di servizio a Karaburi provincia di Phang-nga, colazione, toilette ecc. Io preferisco prendere un caffè, accanto c'è un market dove si può comperare uno snack, l'acqua è inclusa nel pacchetto con il buono che l'autista ci ha fornito, ci presentiamo al ristorante e ci viene data una bottiglia di acqua minerale fresca. Dopo circa 20 minuti ripartiamo, il paesaggio si fa sempre più rurale ed interessante, colline, giungla, monti e centri abitati sempre più radi.
Alle 11:45 raggiungiamo Ranong e ci dirigiamo verso il porto e la dogana Thailandese.
coda all'ufficio immigrazione Thailandese
l'ufficio immigrazione Thailandese

In cica 20 minuti di coda arrivo allo sportello con passaporto e departure card, il tagliando di uscita che all'arrivo in Thailandia ci viene fornito, consegno all'impiegato della dogana ed in 2 minuti con il mio timbro sul passaporto sono pronto ad imbarcarmi, il personale dell'agenzia è sempre presente e vi indirizzerà sull'imbarcazione. Ore 11:45 salgo sul battello  e alle 12:05 dopo aver aspettato tutti gli altri passeggeri partiamo, non prima che il personale dell'agenzia effettui la conta di tutti i partecipanti a questo tour del visto.
Il battello per il Mianmar

Dopo solo pochi minuti di navigazione approdiamo ad un isolotto senza scendere per un'ulteriore controllo delle autorità Thailandesi, ripartiamo subito ed alle 12:35 dopo mezzora di navigazione arriviamo in Birmania Mianmar nella cittadina di Kawthaung, scesi dall'imbarcazione ci avviamo alla dogana Birmana consegnamo i passaporti al personale dell'agenzia e dopo solo 15 minuti abbiamo fatto, abbiamo il nostro timbro Birmano.
la dogana Birmana

Abbiamo giusto il tempo di andare al duty free per qualche acquisto e subito ci reimbarchiamo per il ritorno in Thailandia, sul battello compiliamo il nuovo departure card, il personale dell'agenzia vi aiuterà nel caso riscontriate qualche problema, passiamo sempre dal check point Thailandese ed arriviamo alle 1:30 al porto di Ranong da dove eravamo partiti. Torniamo allo sportello della dogana, questa volta la coda e quasi inesistente, ed alle 13:55 quando tutti anno assolto a quest'obbligo ripartiamo. Pochi minuti fuori Ranong e ci fermiamo per la sosta pranzo in un ristorantino sulla strada. Il pasto consiste in riso bollito dove a scelta si aggiungono verdure, pollo o pesce. Il menu è fisso e comprende un po' di frutta se si vuole il caffè od il gelato il costo è di 10 bat l'uno.
Ore 14:45 ripartiamo alla vota di Phuket attraversando di nuovo le montagne e le colline ricoperte di giungla, passando alcuni villaggi. Alle la 15:50 la sosta per carburante e toilette sveglia tutti i passeggeri del pulmino, che scendono per sgranchirsi e pausa snack, si riparte dopo circa 10 minuti e si riprende sonno se non si è troppo spaventati dalla guida dell'autista che come al solito da queste parti è piuttosto spericolata. Alle 17:50 pochi chilometri prima del ponte per Phuket ci fermiamo in una stazione di servizio con piccolo market annesso e si procede con lo smistamento dei passeggeri, pochi minuti e ripartiamo e nel ridiscendere l'isola di Phuket lasciamo a destinazione tutti i partecipanti, io sono l'ultimo visto che devo andare a Rawai nell'estremo sud, ed il pulmino mi lascia davanti il mio hotel alle 19:30. Bene ho portato a termine la missione ed ho a disposizione altri 15 giorni(in realtà sono 14) da poter spendere in Thailandia, costo 1500 Thai Baht
Vista resort Vip

Soluzione alternativa ma più costosa sarebbe stata prendere un volo di andata e ritorno per una qualsiasi località oltre confine Thai, in questo caso il visto dura 30 giorni.
Se si vuole si può fare il visa run un po' più comodi e serviti, vi descrivo brevemente le differenze.
Stessi pulmini con sedili comodi ed aria condizionata, sosta colazione inclusa a Takuapa ed arrivo a Ranong ufficio immigrazione si consegnano i passaporti al personale dell-agenzia e non si fa coda.
l'ufficio immigrazione Birmano all'interno del resort
Visa Run con Andaman Club da Phuket
l'imbarcazione vip

Si prende un comodo battello con aria condizionata per l'Andaman Club Resort & Casino su un'isola privata in territorio Birmano, dove ci si rilassa e si consuma un succulento pasto, l'ambiente è elegante e non si deve fare nulla, l'agenzia provvede a sbrigare le pratiche doganali, dopo si fa ritorno in Thailandia all'ufficio immigrazione, come prima l'agenzia provvede a tutto e con il passaporto con visto rinnovato si fa ritorno a Phuket, il tutto ha un costo di 2000 baht.
vista dal ristorante vip